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Era il 12 luglio 2018 quando anche la Provincia di Bolzano si è dotata di una propria legge finalizzata a sostenere e valorizzare la misura dell’amministrazione di sostegno.
In questi primi due anni sono stati raggiunti importanti risultati sul piano dell’in-formazione, lavoro in rete, supporto all’amministratore di sostegno ma sono state riscontrate alcune criticità che auspichiamo possano essere affrontate da future integrazioni normative.


Da gennaio 2020 le persone iscritte all’elenco provinciale degli amministratori di sostegno godono di una copertura assicurativa e possono richiedere, se assistono persone prive di propri mezzi finanziari, il pagamento da parte della Provincia di Bolzano dell’equa indennità riconosciuta dal giudice tutelare.


Continua l’attività di formazione permanente gratuita offerta dall’Associazione per l’Amministrazione di Sostegno in diversi sedi dell’Alto Adige. Nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19 l’Associazione non ha sospeso la propria attività di formazione: in sostituzione dell’organizzazione in aula ha promosso corsi di formazione online, sia base che incontri di aggiornamento sul tema “Amministrazione di sostegno e responsabilità civile”.  


Grazie al sostegno del Consorzio dei Comuni l’Associazione promuove servizi territoriali diffusi attraverso l’offerta di consulenze individuali presso i distretti sociali di diversi comuni della Provincia di Bolzano. Nell’ultimo anno sono stati offerte ben 238 consulenze nei Comuni di Brunico, Malles, Silandro, Bressanone, Egna, Vipiteno ed Ortisei.


La legge provinciale attribuisce un ruolo di primo piano al lavoro in rete fra tutte le istituzioni coinvolte dalla normativa dell’amministrazione di sostegno, tra cui gli enti del Terzo settore, per loro vocazione sensibili al tema della fragilità. A inizio marzo di quest’anno è stato siglato un protocollo d’intesa fra l’Associazione per l’Amministrazione di Sostegno e la Federazione per il Sociale e la Sanità per la promozione, sensibilizzazione, reclutamento volontari, formazione e sviluppo dell’amministrazione di sostegno attraverso il coinvolgimento del Terzo Settore. In virtù di questo accordo l’Associazione ha da poco elaborato il progetto denominato “Una mano dal sociale” finalizzato al reclutamento di persone già operative in organizzazioni del terzo settore e quindi già specializzate in specifiche fragilità, interessate all’assunzione dell’incarico di amministratore di sostegno.


Nonostante la previsione nella legge provinciale di importanti misure di promozione e supporto dell’amministrazione di sostegno, a distanza di due anni dalla sua entrata in vigore, le disposizioni dovrebbero essere integrate di ulteriori misure per garantire una migliore protezione dei soggetti più fragili.


Riteniamo importante la promozione della gestione istituzionale delle amministrazioni di sostegno in caso di assenza, indisponibilità o inadeguatezza di un familiare idoneo a ricoprire tale ruolo. L’art. 408 c.c. prevede infatti che il giudice tutelare possa nominare come amministratore di sostegno una persona giuridica, associazione o fondazione, che preveda tra i suoi scopi proprio la gestione istituzionale delle amministrazioni di sostegno, come avviene anche in altri Paesi europei (ed es. Austria e Germania). 
La legge provinciale prevede che il pagamento dell’equa indennità a carico della Provincia di Bolzano sia riconosciuto alle sole persone iscritte all’elenco provinciale degli amministratori di sostegno, estranei al nucleo familiare della persona beneficiaria e non appartenenti ad ordini professionali. Ne sono esclusi i familiari, i liberi professionisti terzi e gli enti che, come appena indicato sopra, vengono nominati amministratori di sostegno.
La possibilità di riconoscere anche alle associazioni l’equo indennizzo potrebbe sviluppare meglio questa risorsa che è in grado di assicurare una gestione individualizzata dell’amministrazione di sostegno nel rispetto delle aspirazioni del beneficiario. 


Riteniamo importante l’inserimento fra le diverse disposizioni della legge provinciale anche la promozione di percorsi di mutualità per amministratori di sostegno. La consulenza tra pari, offerta dall’Associazione dal 2012, consente a chi assume questo delicato incarico di incontrarsi e confrontarsi con altri amministratori di sostegno per condividere esperienze e sviluppare soluzioni condivise.