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Alla morte della persona beneficiaria, gli eredi si trovano a dover ricostruire la situazione patrimoniale e personale del congiunto, subentrando nei rapporti attivi e passivi lasciati aperti.
Sorge quindi la domanda: hanno diritto a visionare gli atti dell’Amministratore di Sostegno?


La giurisprudenza ha dato risposta chiara: sì, gli eredi hanno diritto ad accedere agli atti dell’Amministrazione di Sostegno.


La Corte di Cassazione (tra le più recenti, Cass. Civ., Sez. I, 30 marzo 2023, n. 8936) ha ribadito che gli eredi possono esaminare la documentazione relativa alla gestione svolta dall’amministratore, poiché questa costituisce parte integrante della storia patrimoniale e personale del defunto.
Inventari, rendiconti, relazioni e istanze non sono solo strumenti di controllo giudiziario, ma anche elementi indispensabili per garantire trasparenza e continuità nella trasmissione ereditaria.


Il principio che ne emerge è duplice:
1.    assicurare che la gestione compiuta dall’amministratore di sostegno sia stata corretta e conforme all’interesse del beneficiario;
2.    permettere agli eredi di ricostruire fedelmente la situazione economica e di adempiere ai propri compiti successori.


Non si tratta quindi di una facoltà concessa dall’amministratore come atto di disponibilità, ma di un vero e proprio diritto degli eredi, riconosciuto dalla giurisprudenza, che rafforza il valore di trasparenza dell’istituto dell’Amministrazione di Sostegno.